Dopo ciò, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce: Babilonia la grande ed è diventata covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d'ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita.
I re della terra che si sono prostituiti e han vissuto nel fasto con essa piangeranno e si lamenteranno a causa di lei, quando vedranno il fumo del suo incendio,
tenendosi a distanza per paura dei suoi tormenti e diranno: Babilonia, possente città ; in un'ora sola è giunta la tua condanna!».
carichi d'oro, d'argento e di pietre preziose, di perle, di lino, di porpora, di seta e di scarlatto; legni profumati di ogni specie, oggetti d'avorio, di legno, di bronzo, di ferro, di marmo;
cinnamòmo e spezie, profumi, unguento, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, greggi, cavalli, cocchi, schiavi e vite umane.
«I frutti che ti piacevano tanto, tutto quel lusso e quello splendore sono perduti per te, mai più potranno trovarli».
I mercanti divenuti ricchi per essa, si terranno a distanza per timore dei suoi tormenti; piangendo e gemendo, diranno:
«Guai, guai, immensa città , tutta ammantata di bisso, di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle!
In un'ora sola è andata dispersa sì grande ricchezza!». commerciano per mare se ne stanno a distanza,
e gridano guardando il fumo del suo incendio: «Quale città fu mai somigliante all'immensa città ?».
Gettandosi sul capo la polvere gridano, piangono e gemono: del cui lusso arricchirono quanti avevano navi sul mare! In un'ora sola fu ridotta a un deserto!
Un angelo possente prese allora una pietra grande come una mola, e la gettò nel mare esclamando: Babilonia, la grande città e più non riapparirà .
La voce degli arpisti e dei musici, dei flautisti e dei suonatori di tromba, non si udrà più in te; ed ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; e la voce della mola non si udrà più in te;