Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità :
Giuda è in lutto, le sue città languiscono, sono a terra nello squallore; il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua; essi si recano ai pozzi, ma non ve la trovano e tornano con i recipienti vuoti. Sono delusi e confusi e si coprono il capo.
«Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, Signore, agisci per il tuo nome! Certo, sono molte le nostre infedeltà , abbiamo peccato contro di te.
Così dice il Signore di questo popolo: «Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi». Per questo il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati.
Il Signore mi ha detto: «Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere.
Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste».
Allora ho soggiunto: «Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo».
Perciò così dice il Signore: «I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame.
Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità ».
Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la città , ecco gli orrori della fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.