Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.
Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le giovinette ti amano.
Attirami dietro a te, corriamo! M'introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, ricorderemo le tue tenerezze più del vino. A ragione ti amano!
Bruna sono ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come i padiglioni di Salma.
Non state a guardare che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il sole. I figli di mia madre si sono sdegnati con me: mi hanno messo a guardia delle vigne; la mia vigna, la mia, non l'ho custodita.
Dimmi, o amore dell'anima mia, dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare al meriggio, perché io non sia come vagabonda dietro i greggi dei tuoi compagni.
Se non lo sai, o bellissima tra le donne, segui le orme del gregge e mena a pascolare le tue caprette presso le dimore dei pastori.
Alla cavalla del cocchio del faraone io ti assomiglio, amica mia.
Belle sono le tue guance fra i pendenti, il tuo collo fra i vezzi di perle.
Faremo per te pendenti d'oro, con grani d'argento.
Mentre il re è nel suo recinto, il mio nardo spande il suo profumo.
Il mio diletto è per me un sacchetto di mirra, riposa sul mio petto.
Il mio diletto è per me un grappolo di cipro nelle vigne di Engàddi.
Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi sono colombe.
Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso! Anche il nostro letto è verdeggiante.
Le travi della nostra casa sono i cedri, nostro soffitto sono i cipressi.