Infatti ho riflettuto su tutto questo e ho compreso che i giusti e i saggi e le loro azioni sono nelle mani di Dio.
Vi è una sorte unica per tutti, per il giusto e l'empio, per il puro e l'impuro, per chi offre sacrifici e per chi non li offre, per il buono e per il malvagio, per chi giura e per chi teme di giurare.
Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti.
Infatti l'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui.
Anche questo fatto ho visto sotto il sole e mi parve assai grave:
c'era una piccola città con pochi abitanti. Un gran re si mosse contro di essa, l'assediò e vi costruì contro grandi bastioni.
Si trovava però in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città ; eppure nessuno si ricordò di quest'uomo povero.
E io dico: ma la sapienza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate.
Le parole calme dei saggi si ascoltano più delle grida di chi domina fra i pazzi.
Meglio la sapienza che le armi da guerra, ma uno sbaglio solo annienta un gran bene.