BibleAll
Home
Bible
Parallel Reading
About
Contact
Login
Verse of the Day
God is our refuge and strength, a very present help in trouble.
Psalm: 46:1
King James Versions
Tamil Bible
Alkitab Bible
American Standard Version
Bible Latinoamericana Spanish
Biblia Ave Maria
Biblia Cornilescu Română
Biblia Cristiana en Espaคol
Bกblia da Mulher Catขlica
Elberfelder Bible
Hebrew Bible (Tanakh)
Hindi Bible
Holy Bible in Arabic
Holy Bible KJV Apocrypha
Italian Riveduta Bible
La Bible Palore Vivante
La Bible Darby Francis
La Biblia Moderna en Espaคol
La Biblia NTV en Espaคol
Magandang Balita Biblia libre
Malayalam Bible
Marathi Bible
Tagalog Bible
Telugu Bible
The Holy Bible in Spanish
The Holy Bible RSV
The Vietnamese Bible
Urdu Bible
Zulu Bible Offline
Библия. Синодальный перевод
Punjabi Bible
Korean Bible
Select Book Name
Genesi
Esodo
Levitico
Numeri
Deuteronomio
Giosuè
Ruth
1 Samuele
2 Samuele
1 Re
2 Re
1 Cronache
2 Cronache
Esdra
Nehemia
Ester
Giobbe
Salmi
Proverbi
Ecclesiaste
Cantico de’ Cantici
Isaia
Geremia
Lamentazioni
Ezechiele
Daniele
Osea
Gioele
Amos
Abdia
Giona
Michea
Nahum
Habacuc
Sofonia
Aggeo
Zaccaria
Malachia
Matteo
Marco
Luca
Giovanni
Atti
Romani
1 Corinzi
2 Corinzi
Galati
Efesini
Filippesi
Colossesi
1 Tessalonicesi
2 Tessalonicesi
1 Timoteo
2 Timoteo
Tito
Filemone
Ebrei
Giacomo
1 Pietro
2 Pietro
1 Giovanni
2 Giovanni
3 Giovanni
Giuda
Apocalisse
Chapter
Verse
Go
Prev
Italian Riveduta Bible
Next
Giobbe : 3
Track Name
00:00
00:00
Chapters
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
Dopo, Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno;
prese a dire:
Perisca il giorno in cui nacqui e la notte in cui si disse: «E' stato concepito un uomo!».
Quel giorno sia tenebra, non lo ricerchi Dio dall'alto, né brilli mai su di esso la luce.
Lo rivendichi tenebra e morte, gli si stenda sopra una nube e lo facciano spaventoso gli uragani del giorno!
Quel giorno lo possieda il buio non si aggiunga ai giorni dell'anno, non entri nel conto dei mesi.
Ecco, quella notte sia lugubre e non entri giubilo in essa.
La maledicano quelli che imprecano al giorno, che sono pronti a evocare Leviatan.
Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, speri la luce e non venga; non veda schiudersi le palpebre dell'aurora,
poiché non mi ha chiuso il varco del grembo materno, e non ha nascosto l'affanno agli occhi miei!
E perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena uscito dal grembo?
Perché due ginocchia mi hanno accolto, e perché due mammelle, per allattarmi?
Sì, ora giacerei tranquillo, dormirei e avrei pace
con i re e i governanti della terra, che si sono costruiti mausolei,
o con i principi, che hanno oro e riempiono le case d'argento.
Oppure, come aborto nascosto, più non sarei, o come i bimbi che non hanno visto la luce.
Laggiù i malvagi cessano d'agitarsi, laggiù riposano gli sfiniti di forze.
I prigionieri hanno pace insieme, non sentono più la voce dell'aguzzino.
Laggiù è il piccolo e il grande, e lo schiavo è libero dal suo padrone.
Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha l'amarezza nel cuore,
a quelli che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro,
che godono alla vista di un tumulo, gioiscono se possono trovare una tomba...
a un uomo, la cui via è nascosta e che Dio da ogni parte ha sbarrato?
Così, al posto del cibo entra il mio gemito, e i miei ruggiti sgorgano come acqua,
perché ciò che temo mi accade e quel che mi spaventa mi raggiunge.
Non ho tranquillità, non ho requie, non ho riposo e viene il tormento!
×
×
Save
Close