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Allora rispose:
Ne ho udite gia molte di simili cose! Siete tutti consolatori molesti.
Non avran termine le parole campate in aria? O che cosa ti spinge a rispondere così?
Anch'io sarei capace di parlare come voi, se voi foste al mio posto: vi affogherei con parole e scuoterei il mio capo su di voi.
Vi conforterei con la bocca e il tremito delle mie labbra cesserebbe.
Ma se parlo, non viene impedito il mio dolore; se taccio, che cosa lo allontana da me?
Ora però egli m'ha spossato, fiaccato, tutto il mio vicinato mi è addosso;
si è costituito testimone ed è insorto contro di me: il mio calunniatore mi accusa in faccia.
La sua collera mi dilania e mi perseguita; digrigna i denti contro di me, il mio nemico su di me aguzza gli occhi.
Spalancano la bocca contro di me, mi schiaffeggiano con insulti, insieme si alleano contro di me.
Dio mi consegna come preda all'empio, e mi getta nelle mani dei malvagi.
Me ne stavo tranquillo ed egli mi ha rovinato, mi ha afferrato per il collo e mi ha stritolato; ha fatto di me il suo bersaglio.
I suoi arcieri mi circondano; mi trafigge i fianchi senza pietà , versa a terra il mio fiele,
mi apre ferita su ferita, mi si avventa contro come un guerriero.
Ho cucito un sacco sulla mia pelle e ho prostrato la fronte nella polvere.
La mia faccia è rossa per il pianto e sulle mie palpebre v'è una fitta oscurità .
Non c'è violenza nelle mie mani e pura è stata la mia preghiera.
O terra, non coprire il mio sangue e non abbia sosta il mio grido!
Ma ecco, fin d'ora il mio testimone è nei cieli, il mio mallevadore è lassù;
miei avvocati presso Dio sono i miei lamenti, mentre davanti a lui sparge lacrime il mio occhio,
perché difenda l'uomo davanti a Dio, come un mortale fa con un suo amico;
poiché passano i miei anni contati e io me ne vado per una via senza ritorno.
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