Though I walk in the midst of trouble, thou wilt revive me: thou shalt stretch forth thine hand against the wrath of mine enemies, and thy right hand shall save me.
In seguito, il re Assuero promosse Amà n figlio di Hammedà ta, l'Agaghita, alla più alta dignità e pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i prìncipi che erano con lui.
Il primo mese, cioè il mese di Nisan, il decimosecondo anno del re Assuero, si gettò il pur, cioè la sorte, alla presenza di Amà n, per la scelta del giorno e del mese. La sorte cadde sul tredici del decimosecondo mese, chiamato Adà r.
Allora Amà n disse al re Assuero: «Vi è un popolo segregato e anche disseminato fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri.
Allora il re si tolse l'anello di mano e lo diede ad Amà n, l'Agaghita, figlio di Hammedà ta e nemico dei Giudei.
Il re disse ad Amà n: «Il denaro sia per te: al popolo fà pure quello che ti sembra bene».
Il tredici del primo mese furono chiamati i segretari del re e fu scritto, seguendo in tutto gli ordini di Amà n, ai satrapi del re e ai governatori di ogni provincia secondo il loro modo di scrivere e ad ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con il sigillo reale.
I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re e il decreto fu promulgato subito nella cittadella di Susa. Mentre il re e Amà n stavano a gozzovigliare, la città di Susa era costernata.