Al tempo di Saul mossero guerra agli Agarèni; caduti questi nelle loro mani, essi si stabilirono nelle loro tende su tutta la parte orientale di Gà laad.
I figli di Gad dimoravano di fronte nella regione di Basà n fino a Salca.
Gioele, il capo, Safà m, secondo, quindi Iaanà i e Safat in Basà n.
Loro fratelli, secondo i loro casati, furono Michele, Mesullà m, Seba, Iorà i, Iaacà n, Zia ed Eber: sette.
Costoro erano figli di Abicà il, figlio di Curì, figlio di Iaròach, figlio di Gà laad, figlio di Michele, figlio di Iesisà i, figlio di Iacdo, figlio di Buz.
Achì, figlio di Abdièl, figlio di Guni, era il capo del loro casato.
Dimoravano in Gà laad e in Basà n e nelle loro dipendenze e in tutti i pascoli di Saron fino ai loro estremi confini.
Tutti costoro furono registrati negli elenchi genealogici di Iotam re di Giuda e al tempo di Geroboamo, re di Israele.
I figli di Ruben, i Gaditi e metà della tribù di Manà sse, gente valorosa, armata di scudo e di spada, tiratori di arco ed esperti della guerra, potevano uscire in campo in quarantaquattromilasettecentosessanta.
Essi attaccarono gli Agarèni, Ietur, Nafis e Nodab.
I figli di metà della tribù di Manà sse abitavano dalla regione di Basà n a Baal-Ermon, a Senir e al monte Ermon; essi erano numerosi.
Questi sono i capi dei loro casati: Efer, Isèi, Elièl, Azrièl, Geremia, Odavìa e Iacdièl, uomini valorosi e famosi, capi dei loro casati.
Ma furono infedeli al Dio dei loro padri, prostituendosi agli dei delle popolazioni indigene, che Dio aveva distrutte davanti a essi.
Il Dio di Israele eccitò lo spirito di Pul re d'Assiria, cioè lo spirito di Tiglat-Pilèzer re d'Assiria, che deportò i Rubeniti, i Gaditi e metà della tribù di Manà sse; li condusse in Chelà ch, presso Cabòr, fiume del Gozan, ove rimangono ancora.